SCRITTURA ORALE, FALLICA, ANALE


SCRITTURA ORALE



Oltre all’IO, ES e SUPER IO, per il grafologo è importante e indicativo osservare la scrittura e stabilire se quella scrittura è ORALE, FALLICA o ANALE.

 Per ogni singolo “elemento” ci sono tutta una serie di aspetti caratteriali che completano e, per certi aspetti, possono confermare tutto lo studio “tecnico” fatto precedentemente.  Freud viene osservato dal grafologo  alla fine.

 Vengono dati alcuni piccoli suggerimenti sulla scrittura ORALE e quali sono, orientativamente, i “sintomi” per fare in modo di catalogare quella scrittura nella sfera degli orali di Freud.

 È normale che tutte le scritture orali avranno dei tratti in comune (benché le persone non siano tutte uguali!), ma saranno gli altri aspetti della scrittura che il grafologo terra conto per arricchire il profilo grafologico.



Definiamo gli orali: “AVERE PER ESSERE”… SE IO HO.  ALLORA IO SONO.



L’orale ha un carattere debole e dipendente, egocentrico ed infantile. Ha timore a procedere, poco slancio verso il futuro ma piuttosto tendenza a cercare protezione. Le scelte, le relazioni sono improntate alla dipendenza, avidità, immaturità tratti che prendono aspetti differenti a seconda che si tratti di orale attivo, passivo o ambivalente. Avidità affettiva innanzitutto. Ricerca e facilità di contatto (che rimane però superficiale, non tocca l’essere nel profondo); entusiasmi passeggeri;

atteggiamenti seduttivi e captatori fino all’appagamento dei desideri (per l’attivo spesso rivendicazione e ostilità quando avviene il rifiuto; per il passivo è possibile un atteggiamento di auto distruttività di fronte al rifiuto); incapacità di corrispondere profondamente all’affetto, insaziabilità, avidità di piacere, spesso momentaneo ed effimero (droga, cibo, ecc.); avidità di denaro (per spenderlo), di conoscenza di sapere, assimilazione facile senza approfondimento;

capricci, impuntature infantili, assuefazione facile a ciò che dà piacere (ubbidisce soltanto al
principio del piacere e non a quello della realtà), è incapace a differire nel tempo (vuole tutto
e subito).
Teme le difficoltà e fugge da esse Le esperienze scivolano, non danno né insegnamento né
referenze. Ha scarso senso critico: tutto è facile, tutto è raggiungibile, tende ad annullare le difficoltà. Appare spesso indifferente con chi cerca di convincerlo: accetta il confronto ma non sembra farsi coinvolgere (la “bella indifferenza” dell’isteria). Manca di autorità per imporsi, può lasciarsi strumentalizzare dagli altri per suggestionabilità.



Orale passivo: dipendenti, narcisisti, volubili. La dipendenza è contrassegnata dalla mancanza di autonomia e di impegno: ci si appoggia al gruppo per attingere sicurezza; ci si aspetta che gli altri risolvano i problemi. L’orale passivo fugge le responsabilità, conta sugli altri, si lascia trascinare dagli avvenimenti. Ha sintonie con l’ambiente volubili e passeggere, ha paura dell’ignoto e della solitudine, urgenza di soddisfare i propri bisogni, scarsa resistenza alle frustrazioni, dipendenza dai propri bisogni, suggestionabilità, scarso investimento personale, incapacità di valutare le conseguenze delle proprie azioni (che hanno spesso il solo scopo di placare momentaneamente uno stato d’ansia).



Appare spesso poco aggressivo perché rinuncia a discutere per timore dell’aggressività dell’altro, senza rinunciare alle proprie idee. Ama parlare ed ha potere di seduzione e convinzione, tendenza a confabulare e a mentire.



In positivo: charme, freschezza di sentimenti, disponibilità ai contatti, attitudine a
convincere, calore umano (più apparente che profondo, ma pur sempre gradevole), capacità di
animare ed intrattenere gli altri, facilità di parola ecc.



Orale attivo: più aggressivo e captatore. La dipendenza si esprime in termini di aggressività,
rivendicazione, gelosia, soprattutto se gli altri non corrispondono alle sue esigenze. Esiste maggior investimento nell’azione (che viene vista in modo narcisistico come proiezione e gratificazione di sé: ama se stesso nei suoi successi); riesce a catturare un pubblico, un uditorio attraverso lo charme tipico degli orali ma anche attraverso una captazione più aggressiva (soprattutto in campo affettivo, dove, se gli si rifiuta quello a cui crede di aver diritto, diventa reattivo).



Orale ambivalente: concomitanza degli stati emotivi tipici del passivo e dell’attivo in opposizione, quindi desiderio di dipendenza e di autonomia insieme, aggressività e passività, desiderio e rifiuto, ecc.

Non ripetiamo la fase della crescita di un bambino è collegata la fase orale , penso sia indicativo anche quest’altra definizione: “permane nell’adulto, come nel bambino, un sentirsi indifeso, bisognoso di ricevere cure, calore, amore, presenza continua”.

Penso che già da questa definizione si possa capire cosa “chiede” un adulto con la scrittura orale. L’adulto con scrittura orale si presenta con questi aspetti:

-  POCO AUTONOMO
-  DIPENDE DAGLI ALTRI
-  AVIDO DI AFFETTO
-  ADATTABILE, CONCILIANTE ED AFFABILE
-  PIACCIONO LE PERSONE E DESIDERA PIACERE
-  EGOCENTRICO
-  HA BISOGNO DI GRATIFICAZIONI E DI CONFERME
-  HA BISOGNO DI STABILITÀ E SICUREZZA
-  HA PAURA DI PERDERE L’ALTRO.


Un’altra cosa è che gli orali hanno talmente tanto bisogno di quello che ho scritto che lo vedrete adoperarsi per gli amici e la famiglia, sarà disponibile, affabile, affettuoso, estroverso e socievole. In poche parole sembra che facciano le cose per totale disinteresse, ma non è questo il loro scopo, che è farsi amare cercando continuamente gratificazioni e conferme.

Come riconoscere un orale da alcuni elementi della scrittura? È osservata la zona media ( è la zona dove ci sono le m, n,  ecc. ecc.)

·         GRANDE
·         GONFIA
·         CURVA
·         A GHIRLANDA (M E N ALL’INSÙ)
·         OVALI IMPORTANTI, TONDI (LE O, LE A, IL CERCHIO DELLA G E DELLA D)



LA SCRITTURA FALLICA


La scrittura fallica è più difficile da riconoscere della scrittura orale.
Definiamo i fallici: FARE PER ESSERE  QUINDI SE IO FACCIO. IO SONO.



Il carattere per i due sessi porta con sé una forma d’orgoglio, di desiderio di affermazione, di desiderio d’indipendenza che porta ad assumere responsabilità. Molto spesso, per la donna,
contravvenendo alla sua immagine archetipica, si manifesta sotto forma di rivendicazione.

È tipico del carattere fallico il desiderio di superarsi, non come l’orale (avidità), né dell’anale
(accumulazione), ma per se stessi (essere di più, fare di più.... “fare per essere”). Comporta
quindi: individualismo, orgoglio, ribellione, aggressività, autorità, temerarietà, esibizionismo.
In ognuno di noi la fase fallica, segnata dall’angoscia edipica, lascia tracce soprattutto in
campo affettivo e si ripercuote nella scelta dell’oggetto d’amore e nel modo di condurre le
relazioni. Le psicopatologie sono legate all’angoscia e non sono veramente tipiche di questa fase.
Come noterete, il carattere fallico non ha nulla a che vedere con il carattere orale, perché alcuni degli aspetti sono:



·         PROTAGONISTA E LEADER;
·         ASSUME LE RESPONSABILITÀ E ACCETTA IL RISCHIO;
·         AUDACE;
·         MOLTO ENERGICO;
·         PASSIONALE;
·         AFFRONTA IL MONDO CON SENSO DI SFIDA;
·         NON RISPETTA MOLTO L’ALTRO;
·         SBRIGATIVO;
·         DIRETTO E BRUSCO;
·         SOPPORTA MALE GLI INSUCCESSI

Queste appena elencate sono le caratteristiche di una scrittura fallica maschile.

Nel caso in cui questo elemento è innestato in una scrittura femminile si avranno, tra l’altro, anche le caratteristiche di seguito:

·         FORTEMENTE RIVENDICATIVA;
·         RAPPORTI DI FORZA ESAGERATI;
·         MANIFESTAZIONI PIUTTOSTO STERILI DI FORZA DI TIPO ISTEROIDE;
·         COMPORTAMENTO ED ASPETTO MOLTO FEMMINILE E SEXY;
·         SEDUTTIVA.

Tutti i fallici, maschietti e femminucce, sono combattivi e rincorrono il successo proprio per quel “fare per essere” e quella spinta che li porta ad agire facendo sempre molto più del necessario.

Come si riconosce una scrittura fallica?  Tenuto conto che difficilmente ci sarà il fallico puro, queste sono alcune caratteristiche grafologiche:

·         NON SEMPRE, MA GRANDE IN ZONA MEDIA;
·         SOPRAELEVAZIONI;
·         MAIUSCOLE IMPORTANTI;
·         SEGNI DI AUTOAFFERMAZIONE;
·         PRESENZA DI ANGOLI, TRIANGOLI, ACUMINATE;
·         VERTICALE O INCLINATA;
·         APPOGGIO SULLE VERTICALI DISCENDENTI PER QUANTO RIGUARDA LA PRESSIONE



SCRITTURA ANALE

Vorrei precisare che non esiste l’anale “puro” (come non c’è un fallico puro), ma anziché star qui a darvi eventuali collegamenti tra anale – fallico o anale con tracce di oralità, parliamo dell’elemento anale estrapolandolo da tutti gli altri vari innesti.

La frase tipo dell’anale è: “FARE PER AVERE” QUINDI SE IO FACCIO. IO HO.



Il carattere e il  pensiero è strutturato ed è razionale (al contrario dell’orale, più fantasioso e dilettantesco).

Sono soggetti rigidi, ordinati, perfezionisti, metodici, conformisti, diffidenti, critici, aggressivi, ma per il tema ambivalente sempre presente in loro, possono diventare ribelli, succubi, schiacciati da un senso di colpa e d’inferiorità, esitanti e depressi.

Possono essere avari, o perlomeno economi, ma con intervalli di grande prodigalità (per far

bella figura). Amano i cavilli, le loro opinioni spesso sono arretrate, hanno difficoltà ad evolvere. Affettivamente si attaccano profondamente. Possono essere fedeli e, nella forma sublimata, dimostrano una probità eccezionale, grande coraggio fisico e morale; rigore del diritto e del dovere; ascetismo; senso della legislazione. Sono eccellenti amministratori, amano classificare, non delegano, verificano di persona. Sono poco spontanei, non hanno facilità a stabilire contatti che risultano sempre un po’ forzati (o troppo cerimoniosi, o poco socievoli).Possono essere molto raffinati e meticolosi (cura e pulizia esagerate) oppure poco puliti, trasandati.

In tutti i settori, sia degli affetti sia della professione, sono lontani dalla superficialità dell’orale. Sanno trasformare le conoscenze, in un certo senso le digeriscono (non le introiettano come l’orale) .Vivono su un principio di realtà. Il Super-Io è spesso rigido e fissa l’obbligo al dovere. Il loro carattere è rigido e sanno resistere alle frustrazioni. Sono fissati ad un periodo in cui è loro richiesto di programmare, di conseguenza sanno differire (non ha urgenza, come l’orale), hanno buon senso previsionale. Vivono su un tema sottomissione-dominazione e il denaro entra facilmente nelle loro relazioni, non ne sono distaccati.

Freud, psicologicamente, cataloga la fase anale nel bambino come la fase di chi dà importanza all’agire: al saper dare oppure negare, si forma il carattere.
Nell’adulto, e soprattutto nella grafia che si può definire anale ci sono alcune delle seguenti caratteristiche:

-  AUTONOMIA ED INDIPENDENZA, CAPACITÀ DI AUTOCONTROLLO
-  SENSO DEL DOVERE E CAPACITÀ DI ASSUMERSI RESPONSABILITÀ
-  ACCETTAZIONE DELLE REGOLE, DELLE LEGGI, RIGORE MORALE RAPPORTI SOCIALI NON AGEVOLI, MA PROFONDI, FEDELI, TENACI
-  INTERESSE PER IL DENARO
-  PRESA DI DISTANZA DIFENSIVA DA PULSIONI E SENTIMENTI.

Le caratteristiche indicate sono le caratteristiche che potremmo definire più “soft”. In fondo che c’è di male a voler essere autonomi? Anzi! Bel traguardo riuscire a non “dipendere” da niente e nessuno no? E quante volte abbiamo invidiato quella dose di “self control” che magari dimostra un collega, un amico, il compagno in una situazione di tensione pura?

L’importante è non rinforzare le doti su scritte, perché in quel caso ci troveremmo davanti una persona che potrebbe dimostrare, tra l’altro:

-  OSTINAZIONE, TESTARDAGGINE
-   INTOLLERANZA ED ECCESSIVA ESIGENZA VERSO SÉ E GLI ALTRI
-   IPERCRITICA, PESSIMISMO.

Il carattere anale è l’unico che presenta sempre e comunque delle ambivalenze tra il rapporto “dominanza – sottomissione” portando inevitabilmente ad un conflitto dei sentimenti:

AGGRESSIVITÀ – DIPENDENZA
ORDINE – DISORDINE
CONTROLLO – SREGOLATEZZA
DARE – NEGARE
AMORE – ODIO

Non amano molto le mezze misure.

La scrittura anale si presenta in questo modo:

– COMPATTA (POCO SPAZIO TRA UNA RIGA E L’ALTRA)
– PICCOLA
– TENDENZA AL RIGIDO
– PRESENZA DI ANGOLI
– RITOCCHI
– OVALI CHIUSI









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